La gioia di avere un figlio e vederlo crescere è una sensazione indescrivibile e meravigliosa, e allo stesso tempo richiede molto impegno.
Essere genitori è infatti un vero e proprio lavoro a tempo pieno, in cui non ci si sente mai completamente preparati, e in cui non sono concesse ferie, riposi o malattia.
Ogni bambino cresce, si sviluppa ed evolve in modi che non possiamo prevedere e si assiste al loro cambiamento come esploratori inconsapevoli e incantati.
E proprio come esploratori che oscillano tra paure, desideri e speranze, si attraversano le diverse fasi evolutive del figlio a partire dallo svezzamento, i primi passi, i capricci, il primo giorno di scuola, il periodo dell’adolescenza e così via.
E in questo continuo evolversi non si può essere genitori perfetti ma bravi osservatori e ascoltatori, consapevoli che ogni individuo, per quanto piccolo ai nostri occhi, seguirà la propria strada dettata da una complessa e straordinaria combinazione di aspetti bio-psico-sociali.
Il genitore dovrebbe, così, imparare a gestire il proprio bimbo giorno per giorno, consapevole che il suo sviluppo cognitivo è in continuo mutamento e che se prima si convinceva ad andare a dormire con la promessa di leggergli una fiaba, ora potrebbe volerci un’altra strategia.
Può capitare che durante le tappe evolutive il proprio bambino possa mostrare dei momenti di difficoltà attraverso pianti o capricci continui, scoppi d’ira, iperattività, isolamento, comportamenti regressivi, rifiuto del cibo ecc…
Questi momenti possono nascondere un disagio inascoltato e non è sempre facile per il genitore riuscire a comprenderne la causa.
Richiedere una consulenza dallo psicologo può aiutare il genitore e il bambino a trovare nuove strategie di fronteggiamento del problema, a lavorare sugli aspetti emotivi e di consapevolezza per potenziare le proprie risorse utili a sviluppare efficaci strategie di gestione delle situazioni stressanti.
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